Nel 2025 si prevede un aumento dei consumi elettrici pari al 2,2%, con le energie rinnovabili che continuano a crescere, allineandosi agli obiettivi fissati nei piani del governo. L’espansione della capacità installata ha raggiunto 7.480 megawatt nel 2022, segnando un incremento del 29% rispetto ai 5,8 gigawatt dell’anno precedente e superando di gran lunga i 3 GW del 2020 e il risultato del 2021, fermo a 1 GW. Questo andamento indica chiaramente che il Paese ha accelerato il passo verso i traguardi previsti dall’aggiornamento definitivo del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) inviato a Bruxelles.
Secondo le analisi di Terna, al 31 dicembre scorso, l’Italia ha registrato una capacità rinnovabile installata di 76,6 gigawatt, suddivisa principalmente tra solare (37,1 GW) ed eolico (13 GW). Questo progresso ha permesso di superare di oltre 1.609 gigawatt gli obiettivi di nuove installazioni stabiliti dal decreto sulle aree idonee per il periodo 2021-2024.

Nel 2024, il consumo complessivo ha raggiunto i 312,3 miliardi di kilowattora. Le rinnovabili hanno coperto il 41,2% della domanda, un dato record rispetto al 37,1% del 2023, grazie soprattutto alla forte produzione di energia idroelettrica e fotovoltaica. Terna sottolinea che l’aumento dei consumi è stato particolarmente evidente durante i mesi estivi, caratterizzati da temperature superiori alla media decennale, e ha coinvolto tutte le aree del Paese: +2,2% al Nord, +2,3% al Centro e +2,1% al Sud e nelle Isole.
Passando ai consumi industriali, l’indice Imcei, che monitora circa mille imprese ad alto consumo energetico, ha mostrato una lieve contrazione dello 0,3%. Settori come cemento, carta, alimentare e siderurgia hanno registrato crescite, mentre comparti come metalli non ferrosi, chimica e ceramica hanno subito flessioni.
Dal lato dell’offerta, si evidenzia una crescita del 13,4% nella produzione da fonti rinnovabili e un leggero calo del saldo netto di energia importata (-0,5%), dovuto principalmente a un aumento dell’export (+47,9%) e a un incremento contenuto dell’import (+2,4%). A dicembre, per la prima volta, l’export italiano ha superato i 4.000 megawatt in alcune ore, sottolineando il ruolo cruciale delle interconnessioni per garantire flessibilità e ottimizzare la gestione delle risorse di generazione e accumulo.
Nel 2024, l’83,7% della domanda elettrica italiana è stata soddisfatta dalla produzione nazionale, mentre il restante 16,3% dall’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta, pari a 264 miliardi di kWh, è cresciuta del 2,7% rispetto al 2023, grazie a significativi aumenti della produzione idroelettrica (+30,4%) e fotovoltaica (+19,3%), che ha raggiunto il record storico di oltre 36 TWh. Sono invece in calo l’energia eolica (-5,6%), geotermica (-0,8%) e termica (-6,2%), con una riduzione marcata della produzione a carbone (-71%), ormai quasi del tutto abbandonata tranne che in Sardegna.
2025: sarà l’anno di crescita del fotovoltaico
Il 2025 si preannuncia come un anno decisivo per la crescita del fotovoltaico in Italia. Con il costante incremento della domanda di energia sostenibile e gli incentivi previsti dalle politiche nazionali ed europee, il settore è pronto a vivere una nuova fase di espansione. I dati più recenti mostrano come le installazioni di impianti fotovoltaici abbiano già raggiunto numeri significativi, e le previsioni per l’anno in corso indicano un’ulteriore accelerazione.
Le installazioni di nuova capacità, trainate dalla crescente convenienza tecnologica e dalle soluzioni innovative per l’accumulo energetico, dovrebbero registrare incrementi a doppia cifra. Questo si tradurrà in un aumento sostanziale della produzione di energia solare, contribuendo a ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e a soddisfare una parte crescente del fabbisogno energetico nazionale.
Un ruolo chiave sarà giocato anche dagli investimenti nel settore, con il sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dell’aggiornamento del PNIEC, che pongono il fotovoltaico al centro della transizione energetica italiana. La diffusione di impianti di piccola scala sui tetti di abitazioni private e aziende, accanto ai grandi parchi solari, consentirà una distribuzione sempre più capillare delle fonti rinnovabili nel territorio.
Il 2025 rappresenterà non solo un’opportunità per i produttori e installatori di tecnologia fotovoltaica, ma anche per i cittadini e le imprese che desiderano abbattere i costi energetici e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Innovazione, sostenibilità e convenienza saranno i pilastri su cui si fonderà questa nuova fase di crescita, consolidando ulteriormente il ruolo del fotovoltaico come uno dei principali protagonisti della transizione energetica in Italia.