Deloitte ha pubblicato un’analisi dettagliata sullo stato del settore elettrico italiano, tracciando un quadro di grande dinamismo per il 2025. Il nostro Paese sta vivendo una fase cruciale della transizione energetica: investimenti record sulle reti, crescita decisa delle rinnovabili e un mercato libero sempre più competitivo delineano un sistema in rapida trasformazione. Restano tuttavia aperte alcune sfide importanti — sicurezza energetica, resilienza climatica e bancabilità dei progetti — che richiedono un approccio integrato e una visione di lungo periodo.
Investimenti prioritari nelle reti
Le reti elettriche sono il cuore pulsante della trasformazione. A livello europeo, gli investimenti stimati superano i 1.200 miliardi di euro entro il 2040, suddivisi tra trasmissione (40%) e distribuzione (60%). In Italia, Terna prevede 23 miliardi di investimenti tra il 2025 e il 2034, mentre i principali DSO hanno superato 4,8 miliardi nel 2024 e continueranno a destinare oltre 4 miliardi all’anno nel biennio successivo. Oltre l’86% di tali risorse è stato destinato all’aumento della capacità di rete e alla “hosting capacity” per i nuovi impianti rinnovabili. Un terzo degli investimenti, invece, è stato rivolto al rafforzamento della resilienza contro eventi meteorologici estremi, in forte aumento negli ultimi anni.
Rinnovabili al giro di boa nel mix energetico
Nel 2024 la produzione elettrica nazionale ha raggiunto 261 TWh, con una crescita del 2,5% rispetto al 2023. Le fonti rinnovabili rappresentano ormai il 49% del totale (+14,2% su base annua), mentre le fonti fossili scendono al 51%. Tuttavia, la dipendenza energetica dall’estero resta consistente: le importazioni nette coprono il 16,3% del fabbisogno nazionale, pari a circa 51 TWh. La Francia fornisce il 42% dell’energia importata, riaprendo il dibattito sul possibile rientro del nucleare nel mix italiano.
Strumenti di bancabilità: focus su FER X e PPA
Per garantire la sostenibilità economica dei nuovi progetti, il sistema energetico si affida a due strumenti principali: il meccanismo di incentivazione FER X e i contratti PPA (Power Purchase Agreement). Questi ultimi consentono una pianificazione di lungo termine e la stabilizzazione dei flussi di cassa, rendendo i progetti più appetibili per gli investitori. Tuttavia, il mercato PPA italiano mostra ancora segnali di maturità incompleta e soffre di ritardi attuativi che rischiano di rallentare ulteriormente lo sviluppo delle nuove installazioni.
Capacity market: il ruolo chiave dello storage
Lo storage rappresenta un elemento abilitante per il mercato della capacità. Il Capacity Market italiano sta favorendo una progressiva crescita dei sistemi di accumulo, necessari per bilanciare la produzione rinnovabile e garantire la sicurezza del sistema. Gli impianti termoelettrici a gas mantengono un ruolo di supporto, assicurando flessibilità nella gestione della rete e accompagnando il phase-out degli asset più datati.

Mercato libero: la fotografia italiana
Con la fine della maggior tutela per i clienti non vulnerabili, il mercato libero ha raggiunto una quota del 78% per l’elettrico e dell’86% per il gas. Si tratta di un cambiamento epocale, che porta con sé nuove sfide legate alla fidelizzazione dei clienti e alla digitalizzazione dei servizi. Solo il 9,5% delle nuove sottoscrizioni luce avviene online, segno che il potenziale di crescita del canale digitale resta elevato. Le aziende del settore stanno spostando il focus “beyond commodity”, puntando su brand, assistenza, servizi a valore aggiunto e soluzioni integrate per la gestione energetica domestica.
Digitalizzazione e PNRR: verso le smart grid
La digitalizzazione è la chiave per rendere la rete più efficiente e flessibile. Oggi circa il 6% degli investimenti dei DSO è destinato a questo ambito, con l’obiettivo di ridurre le perdite, migliorare l’affidabilità e facilitare l’integrazione delle rinnovabili. Il PNRR gioca un ruolo fondamentale nel sostenere questa evoluzione, incentivando progetti di automazione, resilienza e miglioramento della qualità del servizio. Le smart grid, infatti, saranno decisive per connettere in modo intelligente produzione distribuita, storage e consumatori attivi.
Domanda elettrica: scenari al prossimo decennio
Nei prossimi dieci anni la domanda elettrica nazionale potrebbe sfiorare i 400 TWh, trainata dall’elettrificazione dei trasporti, del riscaldamento e di molti processi industriali. Ciò comporterà una crescita della necessità di capacità produttiva, accumulo e infrastrutture. Le imprese dovranno valutare strategie di lungo periodo, come i PPA per stabilizzare i costi, l’autoconsumo con storage e la partecipazione alle comunità energetiche. Le famiglie, invece, saranno sempre più orientate verso offerte che integrano servizi di efficienza, fotovoltaico domestico e contratti personalizzati in base ai propri profili di consumo.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili si confermano una delle soluzioni più promettenti per ridurre le bollette e sostenere la generazione locale.
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