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DL Transizione 5.0 in arrivo: cosa prevede

Cosa è

Il ministro Adolfo Urso ha annunciato che il Consiglio dei Ministri esaminerà già questa sera un decreto legge dedicato a Transizione 5.0 e 4.0, con l’obiettivo di garantire che tutte le imprese che hanno presentato o presenteranno domanda entro i termini possano accedere agli incentivi, purché in possesso dei requisiti tecnici.

Come noto, infatti, il piano di incentivazione, tecnicamente previsto fino al 31 dicembre, ha generato nel rush di fine anno un volume di domande superiore alle attese, con molte imprese già in fase avanzata di investimento ma senza certezze sull’ammissibilità, sui tempi di istruttoria e sulle coperture. Per questo il Governo sta varando un decreto legge urgente per blindare il diritto all’incentivo, seppur con una scadenza tecnica davvero molto vicina.

Destinatari

Il decreto fisserà ufficialmente la chiusura della piattaforma al 27 novembre e a seguire aggiornerà le procedure di gestione delle domande. La data non è quindi soltanto una scadenza amministrativa ma rappresenta lo spartiacque per i vecchi e i nuovi incentivi, con il quale il Governo intende congelare il perimetro delle domande finanziabili. Chi presenterà la richiesta entro quella data, se in possesso dei requisiti, sarà considerato “dentro il perimetro” del piano, anche se le verifiche si protrarranno nel 2026.

Al contrario, chi non riuscirà a formalizzare la domanda entro quella data dovrà attendere i decreti attuativi della nuova fase del piano, previsti per il 2026, e non potrà contare sulle aliquote attualmente previste.

Agevolazione

Il decreto legge portato in CdM dal MIMIT prevede interventi specifici e immediatamente operativi. I punti chiave sono:

  •  validità garantita per tutte le domande presentate entro il 27 novembre, anche se le istruttorie dovessero completarsi nei mesi successivi;
  •  nuove procedure di controllo sui progetti, con l’obbligo di allegare già in fase di domanda una pre-certificazione dei risparmi energetici e dell’integrazione digitale dei processi produttivi;
  •  chiusura definitiva della piattaforma al 27 novembre, con prosecuzione delle verifiche MIMIT ed ENEA senza ulteriori caricamenti documentali;
  •  integrazione con Transizione 4.0 coordinando i due sistemi per evitare sovrapposizioni e consentendo alle imprese di migrare i progetti 4.0 verso il 5.0 se rispettano i criteri di efficienza energetica;
  •  corsia veloce per i progetti già cantierati, con priorità alle imprese che hanno già emesso ordini o sostenuto spese certificabili;
  •  procedure di verifica più snelle per PMI e microimprese, che potranno utilizzare modelli semplificati di rendicontazione.

Scadenza

La chiusura piattaforma è fissata al 27 novembre 2025.

Dopo il passaggio in Consiglio dei Ministri, il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e immediatamente operativo.

In parallelo è attesa la diffusione delle nuove istruzioni operative da parte del Ministero, che introdurranno un percorso più lineare nelle istruttorie e una razionalizzazione dei controlli preliminari, con l’obiettivo di ridurre i tempi di verifica e aumentare la certezza normativa.

Nello specifico, seguiranno una circolare tecnica del MIMIT con i nuovi modelli di dichiarazione, la definizione dei criteri di valutazione da parte dell’ENEA ed un calendario ufficiale dei controlli e delle certificazioni.

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