Il Governo ha siglato sette nuovi Accordi di Coesione per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro, destinati a progetti su ambiente, cultura, innovazione, agricoltura e politiche sociali. Si tratta di un importante pacchetto di intese firmato tra Governo, Ministeri e Funzioni centrali dello Stato nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027, che prevede 2 miliardi di euro di risorse dirette del FSC e 1,4 miliardi di cofinanziamenti pubblici e privati.
Gli investimenti mirano a favorire uno sviluppo territoriale equilibrato, promuovendo la transizione verde e digitale e migliorando la qualità della vita dei cittadini.
Ambiente ed energia: il 60% delle risorse
La quota più consistente degli investimenti, pari a oltre 2,17 miliardi di euro, è destinata al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Di questi, 1,162 miliardi provengono dal FSC e 1,009 miliardi da cofinanziamenti. Le risorse finanzieranno 95 interventi volti a migliorare l’efficienza energetica, incentivare le fonti rinnovabili, tutelare le risorse naturali, gestire i rifiuti e contrastare il dissesto idrogeologico.
L’obiettivo è rafforzare la sicurezza energetica nazionale e promuovere un modello produttivo sostenibile, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica.
Agricoltura e innovazione tecnologica
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste riceverà oltre 113 milioni di euro per sostenere due linee di azione principali:
da un lato, incentivi alle PMI agricole, alla pesca e all’acquacoltura per progetti di innovazione e sostenibilità; dall’altro, finanziamenti per l’adozione di macchine spandiconcime di precisione volte a migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’impatto ambientale, in coerenza con gli impegni presi con la Commissione europea.
Il Sottosegretario con delega all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale disporrà invece di 90 milioni di euro dal FSC (per un totale di 98 milioni con cofinanziamento) destinati a due linee di intervento: una per lo sviluppo della banda ultra-larga e l’altra per il rafforzamento delle reti digitali in aree fragili e strategiche del Paese.
Cultura e valorizzazione del territorio
Il Ministero della Cultura avrà a disposizione circa 182 milioni di euro per 27 interventi dedicati alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Le risorse serviranno a completare progetti già avviati e ad avviarne di nuovi, per la tutela dei siti di interesse storico e artistico.
Parallelamente, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale beneficerà di 200 milioni di euro dal FSC e 35 milioni di cofinanziamento, per un totale di 235 milioni. I fondi saranno utilizzati per la valorizzazione di siti turistici, borghi e riserve naturali, con l’obiettivo di promuovere il turismo di ritorno e far conoscere le destinazioni meno note del Paese, rafforzando così l’immagine dell’Italia come meta culturale diffusa.

Politiche sociali e disabilità
Il Ministro per le Disabilità disporrà di 90 milioni di euro, inseriti in un accordo complessivo da 390 milioni cofinanziato con il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità (legge n. 213/2023).
I fondi saranno destinati a progetti per favorire la partecipazione sociale, l’autonomia personale e la formazione delle persone con disabilità, nel rispetto degli impegni internazionali assunti dall’Italia per la piena inclusione sociale, culturale ed economica.
Sport e giovani: infrastrutture e inclusione sociale
Il Ministro per lo Sport e i Giovani riceverà 400 milioni di euro in base alla delibera CIPESS n. 77/2024. Di questi, 180 milioni sono già destinati agli interventi previsti dal Decreto “Caivano bis”, mentre i restanti 220 milioni (più 32 milioni di cofinanziamento) saranno utilizzati per progetti di riqualificazione dell’impiantistica sportiva nelle aree più fragili del Paese, comprese le strutture oratoriali.
L’obiettivo è contrastare la dispersione giovanile e promuovere inclusione e coesione sociale attraverso lo sport e la partecipazione attiva dei giovani alle comunità locali.
Con questi sette Accordi di Coesione, il Governo punta a rafforzare l’impegno verso uno sviluppo sostenibile, inclusivo e innovativo, capace di coniugare crescita economica, tutela ambientale e valorizzazione del capitale umano e culturale del Paese.
Accordi di coesione: incentivi a fonti rinnovabili come il fotovoltaico
Gli incentivi alle fonti rinnovabili, con un focus sul fotovoltaico, rappresentano una delle priorità degli Accordi di Coesione. I fondi mirano a sostenere imprese, enti locali e cittadini nell’adozione di impianti solari, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e a promuovere un modello energetico più sostenibile. Particolare attenzione sarà dedicata alle aree fragili e ai territori meno serviti, dove l’installazione di pannelli fotovoltaici può diventare uno strumento per migliorare l’autonomia energetica, contenere i costi delle bollette e incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle rinnovabili.




