Cosa è
Il nuovo Conto Termico 3.0 prevede un limite di spesa annua di 900 milioni di euro, di cui 400 milioni destinati alle pubbliche amministrazioni e 500 milioni ai privati. Sono aggiornati anche i massimali di spesa (specifici e assoluti), in adeguamento ai costi di mercato.
Destinatari
Tra i beneficiari ci sono adesso anche gli enti del Terzo Settore (equiparati alle Pubbliche Amministrazioni) e tra gli interventi incentivabili – oltre a isolamento termico e installazione di pompe di calore o collettori solari (già previsti) – trovano posto anche gli impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche. Tra le tipologie di edifici ammessi ad agevolazione, nel Conto Termico 3.0 s’è poi spazio anche per interventi di efficienza energetica sugli edifici non residenziali privati. Ed i soggetti pubblici e privati possono accedere agli incentivi anche attraverso Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o configurazioni di autoconsumo collettivo.
Agevolazione
L’incentivo garantisce una copertura media del 65% delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica, che arriva al 100% nel caso di interventi realizzati su edifici pubblici in comuni fino a 15mila abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero.
Scadenza
La domanda si presenta come di consueto sul portale del gestore del servizio energetico (GSE), che pubblicherà regole e documentazioni entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.